Generalità

Le finiture di verniciatura dei profilati in alluminio per il rivestimento esterno del legno, nel sistema legno-alluminio, possono essere di vario tipo, con denominazioni commerciali varie, di cui qui si riporta una raccolta:

  • RAL con finitura superficiale liscia lucida, semi lucida, semi opaca e opaca;
  • TREND raggruppanti mix: finitura superficiale semi opaca liscia, monocolore con presenza di puntini multicolor bianchi, neri, grigi, a volte
    • gialli (commercialmente vengono denominati anche Marmo, Raffaello o Gotici);
    • grinz: finitura superficiale leggermente ruvida, opaca, monocolore senza puntini bianchi;
    • raggrinzati: finitura superficiale ruvida, opaca, monocolore con puntini multicolor bianchi, neri, grigi, a volte gialli;
  • DEKORLEGNO con finitura simulante le venature e le tinte del legno;
  • STRUTTURATE SPECIALI raggruppanti
    • rustici: finitura superficiale ruvida, opaca, monocolore con puntinatura a scaglie (di maggiore dimensioni rispetto ai puntini del raggrinzato) in multicolor bianchi, neri, grigi, a volte gialli o marroni;
    • bucciati: finitura superficiale a “buccia di arancia” solitamente lucida o semilucida, monocolore senza puntini;
    • goffrati: simili ai bucciati ma con una rugosità superficiale molto lieve, monocolore con puntini micalescenti visibili controluce;
    • goffrati ramati, silver o oro: finitura superficiale a “buccia di arancia” solitamente lucida o semilucida, monocolore con presenza di pigmenti di colore rame, silver o oro, che per effetto di schivanti opportunamente miscelati nella polvere, durante la cottura migrano sulla cresta della “buccia di arancia”, creando un particolare e gradevole effetto cromatico e conferendo allo stesso modo una elevata resistenza della superficie che risulta facilmente pulibile a differenza di quelle texturizzate (mix, grinz, raggrinzati, rustici) in cui polvere o sporco superficiali vengono tamponati, durante le normali pulizie, nella rugosità della superficie;
  • ANODIZZATE con finitura liscia ad effetto metallico, del tipo spazzolato e brillante.

Le finiture RAL, TREND, STRUTTURATE e SPECIALI

Si ottengono con l’impiego di diversi tipi vernici in polvere, del tipo poliestere (in base alla normativa europea 67/548 CEE TGIC FREE e atossiche) che si presentano sotto forma di polveri “fini”, solide al 100%, totalmente esenti da solventi.

Il ciclo di lavorazione può così riassumersi:

  • pretrattamento; composto da sgrassaggio alcalino, lavaggio, decappaggio acido, lavaggio, passivazione ad immersione e doppio passaggio in acqua demineralizzata;
  • verniciatura elettrostatica in cabina pressurizzata;
  • polimerizzazione (indurimento) della polvere termoindurente in un forno, ad una temperatura d’esercizio di circa 180÷190 °C per una durata di circa 20 minuti.

Per effetto dello spessore del film indurito (di circa 60÷80 micron) e della alta densità di reticolazione, le vernici in polvere hanno alte proprietà di tenacità e resistenza alla corrosione. Inoltre, possiedono una ottima resistenza ai raggi U.V. (che sono il risultato delle naturali radiazioni solari), conservando per lungo tempo, senza degradazione, la brillantezza speculare e il colore.

E’ proprio questa ultima caratteristica, la ottima durabilità temporale anche con scarsa manutenzione, che rende insuperabile l’accoppiata legno-alluminio (legno interno e alluminio esterno) perché elimina qualsiasi remora o diffidenza della clientela circa la capacità di durabilità dell’infisso (che, invece, se tutto in legno ha bisogno di una manutenzione ordinaria più frequente; cfr. il programma GWD di questa azienda al par. 2.4).

Le finiture DEKORLEGNO Queste finiture, simulanti le venature e le tinte del legno, si possono ottenere con due diversi metodi:

  • per sublimazione;
  • per decorazione con polvere su polvere.
    Sublimazione (effetto legno cosiddetto Maderall)

La tecnica della decorazione tramite sublimazione del pigmento consiste nello stampare la grafica in piano su di uno speciale supporto per poi trasferirla a caldo sulla superficie dell’oggetto da decorare; quest’ultimo deve essere opportunamente pretrattato in modo tale da renderlo perfettamente ricettivo.

La sublimazione di un elemento o composto chimico è la sua transizione di fase dallo stato solido allo stato gassoso, senza passare per lo stato liquido; per tale processo nel campo applicativo della verniciatura dell’alluminio si utilizzano inchiostri sublimatici allo stato solido che, per effetto del calore e di una contemporanea idonea depressione, si modificano in gas o vapore senza passare attraverso lo stato intermedio di liquefazione (che non darebbe l’effetto visivo appropriato).

Il trasferimento dei disegni simulanti le venature del legno avviene, allora, a temperature mediamente superiori a 160 °C e con opportune depressioni mediante le quali il pigmento solido (inchiostro) si trasforma direttamente in vapore e penetra contemporaneamente all’interno della superficie pretrattata (verniciata) dell’alluminio.

Le immagini che si riproducono con una sublimazione risultano resistenti ai lavaggi e antigraffio, poiché la stesse immagini sono protette dallo strato di vernice in cui sono stampate.

Il processo consiste essenzialmente in:

  • pretrattamento chimico e verniciatura di base: sui profili viene eseguito un trattamento chimico finalizzato a togliere le impurità presenti, che sono causa principale di ossidazione degli stessi, e successivamente viene applicata una verniciatura di base (chiara o scura, liscia o raggrinzata) a seconda del tipo di sublimazione da effettuare;
  • sublimazione: i profili vengono avvolti interamente da delle pellicole di colore prestampate (film) con pigmenti organici fotosensibili e resine di poliestere (inchiostro a polvere). Una volta insacchettati viene creata una idonea depressione (sottovuoto) mediante aspirazione di aria. Questo procedimento permette la perfetta completa adesione dei film sui profili. Dopodiché i profili vengono introdotti all’interno di forni speciali, ove rimangono per circa 8 minuti durante i quali la temperatura raggiunge circa 200 °C. E’ in questa fase che avviene la decorazione “per sublimazione”, fenomeno fisico per il quale, per effetto della temperatura elevata e della depressione, le molecole di inchiostro presenti nelle pellicole (film) si trasferiscono sotto forma gassosa nello strato sintetico della vernice di base (pre-applicata), colorando i profili di alluminio con l’effetto legno desiderato. Infine, dopo il raffreddamento e la polimerizzazione (solidificazione) degli smalti, le pellicole (film) vengono rimosse.
    Decorazione con polvere su polvere (effetto legno cosiddetto Real Wood)

La tecnica della decorazione effetto legno con applicazione di polvere su polvere beneficia dei vantaggi delle alte resistenze e di prolungata durabilità all’esterno proprie della polvere poliestere.

Il procedimento di decoro permette di realizzare effetti legno mediante l’inglobamento di polveri poliestere di diversi colori allo stato solido direttamente nello strato di rivestimento a polvere della verniciatura di base pre-applicata (e non, come per la sublimazione, sotto forma gassosa), ottenendo le massime caratteristiche sia estetiche che di resistenza ai raggi U.V. e gli agenti atmosferici. In tal modo si riesce a formare l’effetto “venatura” oltre che con il disegno (bidimensionale) anche, e soprattutto, con un consistente effetto di variabilità in spessore delle vernice (tridimensionale, per la presenza della polvere solida) che simula molto realmente, sia alla vista che al tatto, l’effetto naturale della superficie lignea.

Il processo consiste essenzialmente in:

  • pretrattamento chimico e verniciatura di base: sui profili viene eseguito un trattamento chimico finalizzato a togliere le impurità presenti, che sono causa principale di ossidazione degli stessi, e successivamente viene applicata una verniciatura di base (chiara o scura, liscia o raggrinzata) a seconda del tipo di decorazione da effettuare;
  • decorazione: i profili vengono trattati mediante la deposizione di polveri poliesteri disposte secondo impronte simulanti le venature del legno ed impresse sull’alluminio con uno speciale tampone matrice, e con successivi passaggi in forno con pannelli radianti (senza presenza di fiamma) tenuti a temperature intermedie tali da poter permettere successivi analoghi cicli (polveri e cotture) per il trattamento superficiale di tutte le parti a vista dei profili stessi. Successivamente si effettuata una cottura finale a circa 180÷190 °C per una durata di circa 20 minuti, dopo la quale si procede al raffreddamento con la polimerizzazione (solidificazione) degli smalti.


Le finiture ANODIZZATE

Queste finiture, lisce ad effetto metallico, del tipo spazzolato e/o brillante, possono ottenersi mediante la anodizzazione (detta anche ossidazione anodica), che è un processo elettrochimico irreversibile mediante il quale uno strato protettivo di ossido di alluminio si forma sulla superficie del pezzo trattato e lo protegge dalla corrosione. Nel materiale avviene una vera e propria trasformazione superficiale: il metallo nudo reagisce con l’ossigeno che si sviluppa all’anodo durante il processo di elettrodeposizione e forma ossido di alluminio o allumina. Lo strato di materiale formato è variabile, e possono aversi generalmente due tipi di ossidazione anodica: quella sottile, che comporta uno strato variabile dagli 8 ai 20 micron, e quella dura, che comporta uno strato dai 20 ai 50 micron. Nella verniciatura dell’alluminio si utilizza quella sottile, con uno spessore medio di 15 micron.

Il trattamento è costituito dai seguenti passaggi: sgrassaggio, eventuale satinatura chimica, depatinatura, ossidazione anodica, neutralizzazione, eventuale aggiunta di colore, fissaggio e asciugatura.

Con questo tipo di trattamento oltre a conferire il particolare effetto metallico, del tipo spazzolato e/o brillante in diversi possibili colorazioni aggiunte, si riesce anche a:

  • migliorare la resistenza a corrosione del materiale;
  • aumentare la durezza superficiale;
  • aumentare la resistenza all’usura e all’abrasione;
  • migliorare moderatamente l’isolamento termico dei profili.


Tanto detto in generale sulla verniciatura dell’alluminio, le minori operazioni di manutenzione da effettuare (rispetto a quelle da farsi per la verniciatura del legno) sono illustrate nell’apposita altra edizione del MANUALE DI USO E GARANZIA, a cui si rimanda, ed accennate al capitolo 7 di questa edizione del catalogo generale.